Ápeiron, il termine di origine greca significa letteralmente “ciò che non ha definizione, che non ha forma o precisa determinazione”.
L’àpeiron è “l’indefinito” di Anassimandro. L’àpeiron è quella condizione primordiale della realtà in cui tutti gli elementi non sono ancora distinti e condividono uno stesso stato indefinito e imprecisato. Secondo Anassimandro era il principio di tutte le cose (l’arché), lo stato primordiale degli elementi. L’àpeiron era opposto al definito e al determinato, qualità del mondo sensibile. Illimitato è inteso sia in senso positivo (come infinito inesauribile che trascende ogni limite, e quindi perfezione assoluta), sia in senso negativo (materia prima priva di determinazioni, e quindi informe).
Il progetto nasce dalla volontà di replicare un movimento nello spazio catturandone la traccia. L’evoluzione e lo studio dell’oggetto che ne è derivato e delle forme e componenti che lo compongono hanno portato alla realizzazione di una macchina limitata nelle componenti ma dalle infinite possibilità di assemblaggio, formazione e traccia.