Lien
Punti di contatto fra terra e cielo
Francesca Chiappini 2017
Francesca Chiappini 2017
Spesso alziamo gli occhi al cielo per osservare quello che ci circonda da un punto di vista differente dall’ordinario. Lo sguardo si perde a cercare ogni più piccolo intreccio del labirinto degli elementi sospesi fra terra e cielo. In questi momenti siamo in esclusivo contatto con le nostre emozioni e la natura. Gli intrecci che osserviamo spesso ci conducono ad emozioni contrastanti che dipendono dallo stato d’animo in quell’istante.
Lien prende ispirazione dalla ramificazione degli alberi.
Il progetto è realizzato grazie a sette pannelli realizzati con con filo di ferro zincato nero e l’intreccio del filo di rame con esso. Lien è geometricamente costituita da due linee rette che racchiudono una linea spezzata chiusa, ossia l’intreccio del filo di rame con modulo a Y che prende ispirazione dalla ramificazione, questa parte è costituita da un altro elemento, i nodi, punti di congiunzione che rendono equilibrata la composizione.
Il modulo si divide in sette parti uguali, all’interno dei riquadri si formano gli intrecci che generano così diverse densità. I punti più ricchi di segni rappresentano i momenti cruciali e pieni di emozioni, infatti possono generare oppressione e confusione, viceversa, i punti meno densi sono più delicati e liberi. I nodi, fondamentali per la realizzazione delle strutture, sono la connessione tra le diverse componenti. I pannelli, nel complesso, sono sette, come il numero di riquadri presenti nei singoli moduli.
Attraverso una struttura orizzontale i singoli pannelli vengono agganciati e l’utente può modularne la densità, a proprio piacimento, generando così una sorta di foresta animata da semplici tocchi o soffi. Interessanti sono le ombre che si generano, le quali possono essere osservate da dietro un foglio di carta, per apprezzarne soltanto la silhouette per concentrarsi sugli intrecci e le densità, oppure dalla loro proiezione, questo effetto aumenta il numero di moduli e sovrapposizioni fra essi, aumentando così la casualità e il caos. L’utente può spostare a suo piacimento gli elementi per generale diverse composizioni e giocare con le ombre.