Nexus è l’intento di resistenza di un materiale legante in fase di catalizzazione al tentativo di un utente nel separare due superfici in fase di unione. Data la natura collosa/elastica del legante, ad una trazione esso si dilaterà creando quella che, dopo l’estrazione, sarà la forma. La forma è il ricavato di un sistema aperto di design generativo che trova genesi nella disposizione di punti su una griglia. Lo schema delineerà sia il carattere, che l’identità dell’esperimento finito. La morfologia prende spunto da alcuni esperimenti formali di architettura organica e di biomimesi, da Otto Frei agli studi più recenti di Peter Macapia. Nexus, ovvero Nesso, oltre a far si che due superfici non si dividano tra loro, le mette in collegamento creando una vera e propria struttura a se stante. Per la genesi, sono state identificate due possibili strade, una, che ricalca i morfemi espressivi del braille e del codice morse, e l’altra che grazie a possibilità di infittire e rendere la piastra più densa di filo, raccoglie più legante permettendo “resistenze” di materiale dalla vasca più alte e più espressive da un punto di vista formale.
Per comodità la morfogenesi è stata divisa in tre fasi, una riguardante la struttura, una la composizione del materiale e una la sintesi della forma. Nella prima fase si procede con la scelta dei punti dove verranno installate le colonnine di plexiglass che formeranno il “carattere” della forma. Le colonnine vengono poi collegate tra di loro secondo triangolazioni evitando “line-crossings” (quindi simili alle relazioni di interferenza del Voronoi) che serviranno in seguito a far si che ogni colonna alzi con se, dopo l’immersione, più resina possibile. Successiva è la fase della preparazione della miscela di base + catalizzatore 1:1, che mediamente, dai 3 agli 8 minuti catalizza. Senza dispersioni di tempo bisogna immergere capovolta la struttura con le colonne nella resina e attendere il momento in cui, prima della catalizzazione completa, bisognerà estrarre la piastra facendo attenzione a non dividere, strappare o piegare la resina.