Workshop
Cleo Leonardi, Elisa Baldassari, Gabriele Gentile, Gloria Cancelliere 2005
Individuazione di un modulo derivante da una lamina, e irrigidito unicamente per forma, che ha la possibilità di unirsi nello spazio e vincolarsi con i moduli contigui in modo potenzialmente illimitato, senza ricorrere ad elementi di connessione aggiuntivi – questa è la traccia, il filo conduttore delle esperienze del workshop . Oltre alla formalizzazione del...
Segni luminosi per nuove narrazioni
Aldo Foti, Alessandro Cianci, Cristina Greco, Eleonora Bandinelli, Francesco Biagini, Luciow Ana Carolina, Margherita Cagnotto 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011
Il progetto d’illuminazione consente una lettura differente del mondo circostante, ammette uno sguardo più angolato, permette di discernere nuove gerarchie, scoprire assi ignorati, tessere differenti relazioni, suscitare emozioni. L’illuminazione artificiale è un nuovo linguaggio, che sottintende un’intenzione interpretativa. Come ogni progetto di riscrittura fa cogliere il messaggio che l’oggetto creato trasmette e lascia spazio alle...
Manabile per la misurazione del vento
Carla Sabia 2001
Pagine al Vento è un misuratore tascabile dell’intensità del vento. Sfruttando la diversa grammatura dei fogli di carta, che compongono le pagine, è possibile misurare l’intensità del vento semplicemente orientando l’oggetto per mezzo del filo di lana posto alla sua estremità. Pagine al Vento non vuole essere uno strumento di precisione ma un oggetto che...
Struttura spaziale
Giulio Galassi 2004
Plato è una progetto incentrato sulla ricerca di un modulo caratterizzato da quattro punti di aggregazione (tre esteri ed uno centrale). Il modulo può comporre due diverse aggregazioni tridimensionali di base: un tetraedro (con quattro moduli) e un icosaedro (con otto moduli). Queste diverse aggregazioni tridimensionali, che si agganciano fra loro attraverso un incastro a rotazione, vanno...
Morfologie galleggianti
Alessio Milano, Eleonora Cesarei, Fiorenza Molli, Giorgia Lorenzi, Juan Fruci, Michele Chiappini, Stella Premi 2006
Il Corso ha esplorato nuove, coraggiose e originali soluzioni legate al problema dell’acqua sviluppando diversi progetti in ambiti e situazioni differenti. L’obiettivo è stato quello di definire una struttura spaziale che si giustificasse o/e si misurasse o/e prendesse forma soltanto in presenza dell’acqua. Gli elementi che costituirono la struttura dei singoli progetti sono stati pensati sempre in...
Gli opposti
Matteo Accurso 2008
Il cemento è di sicuro un materiale tra i più comuni, tuttavia il suo utilizzo per un modulatore di luce risulta alquanto insolito. La scelta di questo materiale è nata quasi come una sfida: creare un luogo misterioso dove si possa celare la luce. La luce è stata pensata come la perla in un ostrica....
Relazione spontanea
Massimo Marolda 2011
Togeta è un’esplorazione formale di design generativo. La sua morfogenesi pone le fondamenta sulla costituzione di un diagramma di Voronoi. Tramite la suddivisione piana (intesa 2d) di una superficie dotata di bordi e relativa disposizione di un dato insieme di punti, si potrà ricavare, da un metodo generativo piano, un sistema di forme tridimensionali fortemente...
Deformazione di superfici
Massimo Marolda 2011
Nexus è l’intento di resistenza di un materiale legante in fase di catalizzazione al tentativo di un utente nel separare due superfici in fase di unione. Data la natura collosa/elastica del legante, ad una trazione esso si dilaterà creando quella che, dopo l’estrazione, sarà la forma. La forma è il ricavato di un sistema aperto...
Progressione spaziale
Lisa Leonardelli 2011
La magia degli origami rapisce ed ispira sempre più giovani progettisti tanto da formalizzare progetti di una bellezza essenziale e raffinata. La tecnica origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli – anche estremamente complicati – per le più diverse applicazioni. Sempre più i giovani progettisti sono...
Superficie flabellata
Claudia Lo Giudice 2011
Flabel è una struttura spaziale che nasce dall’aggregazione di quattro elementi modulari della stessa tipologia ottenuti tagliando, piegando ed incollando semplici fogli di cartoncino. Il passaggio da elemento bidimensionale a struttura spaziale è reso possibile praticando sulla superficie di partenza – un cartoncino quadrato al quale è stata sottratta una sezione – una serie di...