Kuraghe_Zoroddu

Kuraghe nasce all’interno dell’elaborazione metaprogettuale di un modulatore di luce secondo un progetto di riscrittura del tema. Da uno studio sulla forma e sulla modulazione di superfici, segnato dalla curiosità di investigare altri confini che non siano quelli già predefiniti, si forma l’oggetto.
L’intreccio che caratterizza Kuraghe crea relazioni fra la superficie materiale dello spago e immateriale della luce. Si ispira, attraverso una ricerca culturale, alle radici e tradizioni giapponesi e brasiliane.
Con l’intento di coglierne la nobiltà, l’umiltà e l’eleganza, Kuraghe prende suggerimento dall’arte giapponese del tsutsumu e dall’approccio al design dei fratelli Campana. Kuraghe, medusa in Giapponese, si sviluppa attorno a una circonferenza in filo di acciaio armonico tramite il gesto dell’annodare: l’intera continuità della forma nasce dall’applicazione di un nodo. La forma finita riprende la geometria della pseudo-sfera. Assumendo due sembianze diverse da accesa o spenta, Kuraghe, così come una medusa nelle acque marine, vuole di-segnare al buio trame di luce creando effetti colorati e suggestivi, mentre vuole mostrarsi nella sua organicità da spenta.